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Spagna: sabato in tribunale l'Infanta Cristina, indagata per frode

2014-02-07 36 Dailymotion

L’Infanta di Spagna Cristina di Borbone questo sabato sarà sotto i riflettori del mondo. La secondogenita del re Juan Carlos è chiamata a deporre al tribunale di Palma di Mallorca dal giudice José Castro.

E’ indagata per frode fiscale e riciclaggio di capitali attraverso l’impresa Aizoon che gestiva a 50 per cento con il marito Iñaki Urdangarín. Cristina dovrà rispondere alle domande del giudice sulle spese personali pagate attraverso Aizoon, tra le quali l’acquisto di un servizio da tavola da oltre 1700 euro, corsi di ballo a domicilio e feste di famiglia.

Suo marito, Iñaki Urdangarín, è imputato nell’ambito della vicenda Noos per appropriazione indebita di circa sei milioni di euro di denaro pubblico, assieme all’ex socio Diego Torres. Due volte in due anni, Urdangarín ha percorso la rampa d’accesso del tribunale di Palma a piedi come altri imputati, dopo essersi rifiutato di farlo in automobile.

Il 3 aprile del 2013 Cristina viene indagata per la prima volta, ma la richiesta del giudice Castro viene respinta dal procuratore anticorruzione. Secondo Castro, difficilmente Urdangarin avrebbe potuto frodare il fisco spagnolo senza, quanto meno, la conoscenza e l’assenso della moglie.

“Li ho visti molto uniti nelle avversità, di fronte a quello che accade ora e a quanto può accadere in futuro”, dice Mario Pascual Vives, avvocato di Urdangarin.

Da allora la coppia è stata cancellata dall’agenda ufficiale della famiglia reale, poiché lo scandalo è costato caro alla credibilità della corona: nell’aprile del 2013 su una scala di dieci punti la monarchia ottiene appena 3,68.

E tuttavia nel 2011, all’inizio dello scandalo Urdangarin, il re aveva rassicurato gli spagnoli durante il discorso della vigilia di Natale: “Fortunatamente viviamo in uno Stato di diritto e qualsiasi azione censurabile dovrà essere giudicata e sanzionata in base alla legge. La giustizia è uguale per tutti”.

Adesso è sua figlia che dovrà rispondere ai giudici. Cristina è settima nella linea di successione al trono. Un diritto dinastico cui non è pronta a rinunciare. E al contrario del marito non rinuncia però a recarsi in tribunale in auto.