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Napoli - La nave di Greenpeace nel porto (23.10.14)

2014-10-23 7 Dailymotion

http://www.pupia.tv - Napoli. I guerrieri dell’arcobaleno sbarcano a Napoli e lanciano un appello al consiglio dell’Unione Europea che inizia la discussione del pacchetto 2030 su clima ed energia, affinché acceleri nelle politiche a favore delle rinnovabili: fotovoltaico ed eolico. Rainbow Warrior III, la nave dell’associazione ecologista, è da stamane nelle acque napoletane, proveniente da Siracusa. In mattinata ha ancorato al largo di Mergellina, in attesa che le condizioni del vento consentissero l’attracco in sicurezza al molo Luise.

Equipaggio ed attivisti resteranno a Napoli, tappa conclusiva della campagna pro rinnovabili, per 24 ore. Chiunque lo desideri, potrà salire a bordo ed effettuare visite guidate gratuite alla nave in mattinata (dalle 10 alle 13) e nel pomeriggio (dalle 14 alle 19).
A bordo, con l’equipaggio composto da persone di varia nazionalità, Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, e Luca Iacoboni, responsabile della campagna Energia e Clima. A sostegno della necessità di cambiare radicalmente passo, in tema di energie, hanno citato, oltre ai noti danni legati ai cambiamenti climatici, le prospettive di sviluppo economico che potrebbero essere realizzate attraverso una rivoluzione energetica. “Greenpeace – ha detto Iacoboni – ha commissionato una indagine ad Althesis, un centro studi indipendente, relativo all’impatto economico ed occupazionale per l’Italia dello sviluppo delle fonti rinnovabili. Se già oggi gli occupati diretti nel settore delle rinnovabili sono 50.000, il doppio di quelli di Fiat Auto, una politica che si basi sulla rivoluzione energetica porterebbe l’occupazione a 100.000 unità nel 2030”.

Prospettiva che evidentemente non può che interessare anche i sindacati. La Fiom e la Fim, in particolare, hanno inviato due note a sostegno dell’iniziativa di Greenpeace. Bisogna dunque puntare sul solare e sull’eolico in maniera più decisa e meno contraddittoria di quanto sia avvenuto finora, secondo i guerrieri