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Urla e spintoni contro lo sgombero della baraccopoli

2015-05-11 0 Dailymotion

Carrelli del supermercato a ostruire l’entrata, urla e spinte per evitare l’entrata delle forze dell’ordine nel campo abusivo di Ponte Mammolo dove lunedì mattina è stato effettuato lo sgombero di circa 60 baracche abusive. Le operazioni ordinate dall’emergenza sicurezza sono state effettuate da una task force composta da polizia, carabinieri e vigili urbani (circa 80 uomini). Una persona tra i rifugiati è stata fermata e ammanettata, una vigilessa è stata colpita da una bottiglia rotta ed è stata ricoverata all’ospedale Pertini per ferite al braccio. All’interno delle baracche sono state trovate bombole del gas e gruppi elettrogeni. Agli occupanti, circa 200 persone tra nordafricani, sudamericani e ucraini è stato permesso di prendere i loro effetti personali e poi sono arrivate le ruspe per abbattere l’insediamento. «Stiamo smantellando un ghetto» ha dichiarato in una nota l’assessore alle Politiche sociali Francesca Danese insieme con il presidente del IV Municipio Emiliano Sciascia. «Vivevano in duecento, di diverse nazionalità, in condizioni insopportabili per una città come la nostra dove nessuno dovrebbe vedersi privato della dignità personale - continua la nota -. La maggior parte di loro è solo di passaggio, una sessantina sono diventati stanziali. Per tutti ci siamo attivati per indicare una soluzione praticabile». A decine gli sfollati saranno ospitati nel centro per rifugiati Baobab di via Cupa, mentre alcune donne ucraine saranno assistite in case protette. In strada anche don Mario che tutti conoscono in zona: «Stiamo ricoverando le mamme con bambini piccoli nel nostro centro religioso».