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Ruoppolo Teleacras - Il 41 bis, ieri, oggi e domani...

2012-09-17 33,849 Dailymotion

Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) dell' 8 luglio 2008. "Contro le diverse interpretazioni della norma che provocano spesso la fine dell'applicazione del 41 bis" : il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, progetta una riforma del regime del carcere duro per i mafiosi. (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
E' stata la prima reazione dello Stato alle stragi di Capaci e via D'Amelio. Dopo l'articolo 41 dell' Ordinamento penitenziario e' scritto il 41 bis. Il carcere duro, la riduzione dei colloqui con i familiari e della corrispondenza postale, il divieto a ricevere pacchi e l'isolamento diurno. Il primo che protesta, nel dicembre del 95, e' il boss napoletano Raffaele Cutolo, che denuncia: ''le condizioni in cui e' costretto a vivere un uomo sottoposto al 41 bis sono indegne per un paese civile. Meglio la pena di morte che una vita dove e' proibito telefonare, parlare con altre persone, cucinare e svolgere ogni genere di attivita' ''. Nell'aprile del 2002 interviene il boss palermitano Pietro Aglieri, '' U Signurinu ''. Ecco le sue parole: ''non sara' con metodi o processi, che in certi casi vanno oltre quegli stessi metodi che si dice di volere combattere, che uno Stato laico e democratico riuscira' a dare piu' sicurezza ai suoi cittadini''. Nel luglio del 2002, 60 detenuti al 41 bis del carcere di massima sicurezza di Marino del Tronto, dove e' detenuto anche Toto' Riina, sono in sciopero della fame. La protesta dilaga in altre 13 carceri e tra circa 300 dei 645 boss al carcere duro. Nel luglio del 2002 Leoluca Bagarella, interrompe un processo in corso e legge il famoso proclama: ''parlo a nome di tutti i detenuti al 41 bis, stanchi di essere strumentalizzati, umiliati, vessati e usati come merce di scambio dalle forze politiche''. Ancora nel luglio del 2002 interviene Salvatore Madonia: ''dove sono gli avvocati delle regioni meridionali, che hanno difeso molti degli imputati per mafia e che ora siedono in Parlamento? ''. Infine, il 22 dicembre del 2002, allo stadio di Palermo, durante una partita del campionato di serie B contro l'Ascoli, alcuni presunti affiliati al clan di Brancaccio mostrano uno striscione ''Uniti contro il 41 bis. Berlusconi dimentica la Sicilia''. Il nuovo Ministro della Giustizia, Angelino Alfano, dal primo giorno del suo insediamento ha firmato 73 41 bis, tra 51 conferme e 22 nuove applicazioni. '' Ho proceduto con rigore e riservatezza -- sottolinea Alfano -- perche' credo fermamente che rientri tra i miei doveri di Ministro della Giustizia, a garanzia della sicurezza del nostro Paese e contro le piu' aggressive forme di criminalita' organizzata ''. Adesso Alfano ha incaricato l'Ufficio legislativo di predisporre delle modifiche al 41 bis al fine di risolvere alcune carenze provocate dalle interpretazioni della norma, spesso contrapposte, da parte dei Tribunali di Sorveglianza. '' Si tratta di interpretazioni -- afferma Alfano -- che altrettanto spesso hanno provocato la fine dell'applicazione del 41 bis per molti detenuti. Occorre dunque sollecitare un'attenta riflessione parlamentare, tra tutte le forze politiche, per degli interventi riformatori che garantiscano, soprattutto, l'assoluta' impermeabilita' delle carceri. A tal fine -- conclude Alfano -- ho incaricato il Dipartimento dell'Amministrazione penitenziaria ad assicurare con ogni mezzo la massima efficienza nel funzionamento del regime speciale del 41 bis, anche attraverso nuove disposizioni organizzative interne''.